Un festival che parte da Caput Mundi per parlare di futuro e innovazione tra passato presente e prossimo futuro. Una settimana, dall’11 al 17 settembre, ricca di appuntamenti che verranno ospitatio in diversi siti della città con tantissimi relatori esperti nel regalare una suggestiva ruflessione sul tempo futuro che l’umanità, oggi, più che mai aumentata, affronterà a breve,
Ne parliamo con il creatore e fondatore Michele Franzese di Scai Comunicazione
«Roma è un insieme di micro sistemi ed è anche questa la sua bellezza. Abbiamo conosciuto un numero incredibile di innovatori pronti a dimostrare, con l’impegno quotidiano, la capacità di essere competitivi. Siamo consapevoli che la rete sia la chiave necessaria per costruire una comunicazione efficace e inclusiva. Lanciare un trend romano dedicato a iniziative sull’innovazione con un approccio di inclusività e sostegno reciproco. Non c’è futuro senza le persone, senza benessere, lavoro, divertimento». Michele Franzese, founder Rome Future Week
ROME FUTURE WEEK, quale genesi e concept? Quale necessità?
«LA RFW nasce dalla rete. Lavoro nell’organizzazione di eventi da ormai tanti anni e i tanti professionisti che ho conosciuto mi hanno raccontato la propria visione di innovazione e di ambizione in Italia. Così nel 2023 l’ideazione della RFW è arrivata dalla volontà di dare un palco e un microfono a quei progetti e business innovativi che animano Roma.
Non è un caso la scelta della città, anzi è stata la molla che ha generato un progetto diffuso dedicato all’innovazione in una città di oltre 2 milioni di abitanti e che porta con sé il peso di una grande storia e un presente in cui spesso il racconto negativo supera quello delle opportunità e delle potenzialità.
Avendo però la consapevolezza di quanto può essere in grado di innovare questa città, stavolta volevamo dedicarle un momento di grande visibilità, per mettere in mostra il suo lato progressista».
Quale è il purpose della RFW? E quali aspettative per l’ecosistema romano-laziale?
«Vorremmo sdoganare il concetto del “milanocentrico”. I luoghi, le aziende, i business e il network di Roma hanno un grande valore.
In tutto ciò, il tema dell’inclusività cercherà di fare da fattore comune per tutto il programma, poiché è necessario creare ponti e reti stabili per sostenere l’ecosistema romano».
Tra gli innovatori e imprenditori romani e del Lazio spesso circola la frase:
”A Roma non succede mai nulla” è davvero così?
«Non ci è assolutamente nuova questa frase! In tutti questi mesi di lavoro è stata ripetuta centinaia di volte, lo sappiamo. Non per questo è vera.
Da quando abbiamo “acceso i radar”, abbiamo conosciuto un numero incredibile di innovatori pronti a dimostrare, con l’impegno quotidiano, la capacità di essere competitivi. E non vedono l’ora di “agitare” la rete!».
Cosa significa creare e comunicare in modalità costruttiva il lancio di un evento diffuso sul territorio?
«Lo stiamo imparando ogni giorno, io non sono romano e per questo, la Rome Future Week è un progetto lavorativo tanto quanto una sfida personale. Roma è un insieme di micro sistemi ed è anche questa la sua bellezza. Il nostro network in questi mesi ha cambiato volume in una maniera straordinaria. Siamo consapevoli che la rete sia la chiave necessaria per costruire una comunicazione efficace e inclusiva».

Quali sono i filoni principali?
«Abbiamo definito 4 macro aree tematiche: growth, connection, experiences, people.
Ognuna di essa rappresenta uno spazio in cui declinare il futuro. Non c’è futuro senza le persone, senza benessere, lavoro, divertimento. Ecco perchè Rome Future Week ha dato spazio a tutti questi aspetti, per una visione del futuro davvero olistica».

Francesca Ferrara è Newsmaker, News Content Designer, Mobile Journalist & Communication Consultant. Uno spirito entusiasta che non perde mai il focus sulle persone.
Per News48 scrive storie dall’Italia e dal mondo che raccontano soluzioni, iniziativa a favore della comunità e esperienze costruttive.
È corretto considerare la RFW come l’HUB di tutti gli eventi sul macro-tema dell’innovazione delle reti socio-imprenditoriali tra startupper, imprenditori e investitori di lungo corso?
«Perchè no. Ci auguriamo che questa prima edizione possa lanciare un trend romano dedicato a iniziative sull’innovazione con un approccio di inclusività e sostegno reciproco tra tutte».
Sarà possibile seguire in livestreaming o recuperare on demand gli eventi per chi sarà impossibilitato a partecipare dal vivo?
«Tutta la Rome Future Week sarà partecipata fisicamente, escludendo l’appuntamento quotidiano diretto da Mario Moroni che sarà anche visibile sui canali social. In tanti ci hanno chiesto di presentare l’evento in modalità online, ma, per quanto controcorrente, abbiamo scelto la formula offline per celebrare l’importanza dell’incontro e dello scambio».
News48.it è Media Partner del Rome Future Week
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