Si dice che tutto ciò che esiste, è destinato a permanere per sempre. Cambiando semplicemente forma, continuamente. Lo sostengono le religioni, alcune filosofie olistiche e quelle orientali e si può dire che lo vediamo nella vita più pratica, quotidiana, soprattutto oggi che “dare nuova vita alle cose” sembra essere diventata una mission di molte aziende, di molte realtà, di molte istituzioni. La necessità di riqualificare oggetti e ambienti affinché non solo non si deteriorino ma siano anche portatori di ritrovate possibilità si fa forte. Ed è da questo principio che è nato anche il progetto del Parco Etico di Sangano, una piccola località di 3mila anime della provincia di Torino; un progetto che il sindaco del paese, Alessandro Merletti, ha definito «un sogno».
Da polveriera a parco etico

C’era una volta una polveriera, a Sangano. Si tratta di uno dei quindici siti militari dismessi nella provincia di Torino, ex gestione all’Agenzia del Demanio e oggi di proprietà del Comune dopo la bonifica; è un complesso costituito da quarantadue edifici di varie dimensioni, costruiti negli anni ’40 e abbandonati dai militari appena dopo il 2000, che servivano prevalentemente come depositi di munizioni e di polveriera. Il contesto è particolarmente piemontese, uno di quei luoghi in cui si respira aria di montagna, di boschi, di natura piena: un’area boschiva di quarantadue ettari, ai piedi del monte Pietraborga, collegati da sentieri sterrati immersi nella vegetazione.
Tra gli obiettivi del progetto, presentato alla Regione Piemonte, c’è la creazione di un sistema integrato di produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso l’applicazione di strumenti tecnologici innovativi ed eco sostenibili. Non solo: il “sogno” comprende anche la possibilità di dare uno spazio per lo sviluppo di startup a vocazione green e digital e di un sistema integrato di economia circolare, così come quello di dare vita a nuove forme di turismo, sport e istruzione con nuovi approcci alla formazione scolastica. È allo studio l’inserimento di una scuola afferente alla Fondazione sant’Agostino di Varese che propone studi internazionali, corsi di coding, digitalizzazione e attività extrascolastiche. Lo sviluppo di startup a vocazione green e digital saranno un collegamento con il futuro Istituto italiano per l’intelligenza artificiale che avrà sede a Torino; la creazione di uno spazio dedicato alla digital farming, alle colture innovative e idroponiche, a forme innovative di produzione di energia (uso dell’energia prodotta da canalizzazione dell’acqua, dell’energia cinetica, ecc.) avrà importanti riflessi sull’incremento occupazionale e sulla resilienza locale agli effetti negativi della crisi. Tra le azioni previste ci sono quelle finalizzate alla creazione di percorsi ciclo turistici da e verso la Val Sangone e la Sacra di San Michele, con nuove vie di turismo lento ed eco sostenibile.
«Vogliamo che questo progetto sia un’opportunità per le scuole: dai bambini alle università fino a giungere alla possibilità di essere un campus per startup – dice Alessia Cerchia, Assessore all’Istruzione e Digitale -. Abbiamo inaugurato il parco, adesso è tempo di renderlo funzionale ai fini che ci siamo preposti. Procederemo con analisi di prefattibilità, con l’analisi dei luoghi, con i lavori di manutenzione e lo studio economico dei progetti che stanno nascendo al riguardo. L’idea è quella di creare un ecosistema che dialoghi con l’esperienza e il territorio sanganese».
Sostenibilità: un tema targato Generazione Z

Si attestano intorno ai 35 milioni gli italiani – secondo il sesto rapporto dell’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile realizzato da LifeGate in collaborazione con Eumetra MR – che si dichiarano coinvolti nel tema della sostenibilità. Un numero composto per la maggior parte da giovani (ragazze, in particolar modo), sul quale sembra aver impattato positivamente la presenza di movimenti come quello ispirato da Greta Thunberg. La necessità espressa è quella di ridisegnare il mondo in maniera sostenibile e di distribuire le materie in maniera equa. La Generazione Z (quella della fascia di persone nate tra il 1995 e il 2012) sembra essere la più interessata, seguita a ruota dai giovanissimi; le tematiche più sentite sono quelle del riscaldamento globale, della crisi climatica e della sostenibilità in ambito energetico, alimentare, mobilità, moda e turismo.
Non solo parole: secondo le interviste effettuate, gli italiani sono molto attenti alla raccolta differenziata, alla limitazione dell’uso della plastica e di mezzi inquinanti e alla scelta di prodotti a chilometro zero; sono più di dieci milioni gli italiani che dichiarano di fare il possibile affinché anche i loro viaggi siano sostenibili.
«La Vision del progetto è quella di trasformare il Comune di Sangano e la Val Sangone in un nuovo modello economico e sociale, capace di integrare la storia e l’innovazione, l’ambiente e il lavoro, lo sviluppo economico e quello sociale e culturale. L’idea è quella di produrre un progetto turistico che parta dal racconto del territorio, dalla mappa, per creare uno storytelling che possa interessare il turista di prossimità e che possa catturarlo sapendo che la visita in Valle è un’emozione da conoscere» conclude il sindaco.
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