Partire dai piccoli comuni di nascita in cerca di un lavoro e non tornare più. Un’emorragia che non pare arrestarsi e che lascia dietro di sé centinaia di porte chiuse e una nostalgia indescrivibile nel cuore di chi parte (e di chi resta) per una terra che resterà per sempre il posto dell’anima.
Quei vicoli popolati di gente, dalle grida gioiose dei bambini, dal suono degli zoccoli dei muli sui ciottoli, dal vociare delle donne intente a stendere il bucato al sole. Ora sono solo un ricordo ingiallito per una popolazione dal volto ormai scavato dalle rughe e un’emozione mai vissuta per i nuovi nati (pochi e sempre meno) e i giovani rimasti.
I numeri dello spopolamento sono alti, troppo alti
Succede ogni giorno, soprattutto nel Sud Italia e succede anche in Basilicata dove è ambientata la nostra storia. Siamo a Latronico, in provincia di Potenza, circa 4500 abitanti e quasi l’80% delle case vuote con cartelli vendesi attaccati sopra le porte. Prezzi bassissimi eppure i cartelli si ingialliscono al sole e dopo un po’ li porta via il vento ma le case non trovano acquirenti.
Per rilanciare il borgo il Comune si è trasformato in una sorta di agenzia immobiliare mappando le case in vendita e creando un portale online. Una piattaforma che nell’idea aveva un grosso potenziale ma che nei fatti non aveva dato molti frutti fino a quando non ha attirato l’attenzione di alcune testate internazionali, tra cui la CNN e Fox News.
Che cosa può fare una buona comunicazione?
Due reportage trasmessi e pubblicati dalle testate giornalistiche internazionali che hanno trasmesso e raccontato l’iniziativa attraverso il portale La tua casa a Latronico. Probabilmente complice il Covid-19 che ha capovolto l’idea di lavoro in cui l’ufficio non è più un posto dove andare ma un luogo a cui connettersi, la risposta del progetto di Latronico davvero incredibile: “ Sono americano vorrei vivere in questo bel posto in Italia, lavorerei da casa. Mi fornite qualche informazione in più?” In pochi giorni oltre 50 mail e contatti al portale del Comune e sui Social Network da Cile, Canada, Stati Uniti, Argentina. Sono interessati principalmente ai processi per l’acquisto e informazioni sullo stato delle abitazioni, dicono gli amministratori. La parola più usata in piena pandemia smart working non è esattamente lavorare da casa, significa invece lavorare in luoghi (anche diversi) che rispondono alle esigenze delle attività quotidiane di ogni essere umano.
Che cosa prevede il progetto nello specifico?
Il progetto del portale in realtà risale al 2013 ma è stato intercettato solo adesso Oltreoceano e l’impatto è stato fenomenale. Oltre 70 le abitazioni messe in vendita per lo più nel centro storico e migliaia le visualizzazioni per questo comune lucano incastonato nel Parco del Pollino.
Pensata come opportunità per la cittadinanza è diventata una vetrina e gli amministratori hanno pensato di rafforzare gli incentivi per i nuovi residenti che non pagherebbero le tasse comunali per 5 anni o addirittura 10 in caso di acquisto dell’abitazione. Il comune da questo intervento di agenzia immobiliare, spiegano gli amministratori, non guadagna nulla ma si pone come una sorta di garante e assicura che tutte le abitazioni censite sono vere e possiedono le caratteristiche descritte. Ma si sa, quando i tempi sono maturi, ogni pezzo del puzzle pare andare al suo posto. E così l’opportunità diventa ancora più interessante se la si colloca all’interno di un altro grande progetto cioè quello della Cittadella del Benessere.
Latronico è un centro termale. Il così detto complesso termale “La Calda” dove sgorgano limpide sorgenti di acque solfuree, vanta una storia lunga 25 anni ma con una utenza dai piccoli numeri e dalle grandi potenzialità. Si parla di un un investimento di 24 milioni di euro per un complesso alberghiero termale promosso da investitori russi e approvato da Invitalia che andrebbe ad arricchire un ulteriore recente progetto. L’obiettivo è trasformare Latronico in Città del Benessere.
Una sorta di wellness smart village fatto di terme, servizi tecnologicamente avanzati, e un luogo in cui anche le case siano ristrutturate seguendo dei modelli di benessere. Alla base, l’esigenza di rendere i borghi sempre più attrattivi per quanti decidano di lavorare a distanza grazie allo smart working sperimentato durante la pandemia. Abbiamo tutti scoperto la possibilità di delocalizzare il lavoro fuori dalle grandi aree metropolitane.
Come mai proprio a Latronico? La risposta non è spontanea ma scientifica. Perché partendo da un’analisi dei bisogni è emerso che si tratta di un borgo che ha all’interno diverse peculiarità, a partire dal territorio immerso completamente nel verde. A questo si aggiungono le acque solfuree e il centro termale, la montagna a due passi e il contesto del mare non troppo lontano.
Insomma non mancherebbe proprio niente e, sognare che diventi il primo wellness smart village nel mondo, non è poi così fantasioso in un polmone verde come Latronico.
In fondo il grande Walt Disney ce lo ha insegnato: se puoi sognarlo puoi farlo!
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