Ad Ancona è stata inaugurata Collezione Design, la sezione del Museo Tattile Statale Omero nata per rendere accessibile a chiunque voglia vivere un’esperienza immersiva la conoscenza di oggetti iconici del design italiano vincitori del Compasso d’Oro.
La cultura, attraverso un percorso strutturato, si pone come ponte per accorciare le distanze e avvicinare l’inclusività. Collezione design è un luogo multisensoriale pensato per scoprire, in maniera libera e interattiva, la bellezza degli oggetti e il pensiero che li ha prodotti.
I protagonisti sono trentadue oggetti iconici che dagli anni ‘60 hanno vinto il Compasso d’Oro o sono stati selezionati per il premio: dalla Moka Bialetti alla radio Cubo della Brionvega, dalla sedia Ghost della Kartell alla macchina da scrivere Valentine della Olivetti, dai 16 animali di Danese alla Vespa Piaggio. Le esposizioni chiedono di essere toccate, ascoltate, manipolate, in un percorso strutturato in azioni che sono evocative della quotidianità: viaggiare, abitare, cucinare, lavorare, giocare. Questo approccio incrementa le life skills, quelle abilità che portano a comportamenti positivi e di adattamento.
La bellezza deve poter essere fruibile da tutti per assolvere la sua funzione: creare una cultura condivisa che faccia crescere tutti, nessuno escluso. Le esperienze artistico-sensoriali sono percorsi di immaginazione e stimolazione solitamente collegate alle opere d’arte: il ruolo dell’educazione dei sensi riveste fin dall’infanzia una risorsa per la scoperta ed esplorazione del mondo. L ’arte contemporanea diventa occasione per avviare un percorso di crescita e di scoperta metacognitiva sulla sensorialità attraverso il linguaggio artistico delle forme e dei materiali per rendere accessibile ciò che è immediatamente riconducibile al canale visivo.
Come sottolinea il curatore dell’allestimento Fabio Fornasari: “Le cose ci parlano attraverso i loro linguaggi che non sono necessariamente visivi e che agiscono anche sulle nostre emozioni. Come per l’arte anche il design è una ricerca continua che opera nella forma, nel contenuto e nella materia. Con questa collezione il museo Omero allunga la mano su una selezione di trentadue oggetti, trentadue variazioni di design”.
A completare il racconto degli oggetti e dei loro creatori anche il lavoro di ricerca sulle sonorità del sound designer Paolo Ferrario e le parole di Chiara Alessi, docente di Design al Politecnico di Milano. Come diceva Pirandello: “Certo un oggetto può piacere anche per se stesso, per la diversità delle sensazioni gradevoli che ci suscita in una percezione armoniosa; ma ben più spesso il piacere che un oggetto ti procura non si trova nell’oggetto per se medesimo. La fantasia lo abbellisce cingendolo e quasi irraggiandolo d’immagini care”.
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